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1. |
La quinta ricerca
03:09
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La quinta ricerca
"Tutta l'Arte è stata contemporanea"
(Maurizio Nannucci)
Ciclopi ridenti,
sono due continenti:
uno marita l’Arte
e l’altro, cieco, sente.
Un uomo alla ricerca
di sole sensazioni,
forse non ne sa niente,
ma mi ha insegnato il suono.
Sono le sensazioni
che tengono per mano
la mano di qualcuno.
Sono le parole
che accompagnano
per mano...
...la Storia.
dedicated to Marcel Proust
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2. |
Venti di sale
05:22
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Venti di sale
“Molte volte la cultura può essere una forte inibizione
(«questa maledetta cultura!» esclamava Dubuffet).”
(Federico Zeri)
Grotte rupestri lassù
spiazzano le menti più giù,
cubi di case sono
spose del mare e del...
sale...
Venti di sale,
venti di chi...
sali vento di mare,
gioca con me...
mare, venti di mare,
venti di te,
venti di chi non risponde...
sali, vento di mare,
canta con me,
riporta Dio nelle case e
sali, vento di mare,
canta con me
nelle lampare nere,
scalda la notte e anche me.
Quante sono le menti che
incoraggiano solo sé stesse
e parlano di semplicità,
che esiste solo nei romanzi.
Certe canzoni attraversano
le mura con sacre ironie
e parlano, senza parole,
quell’unica lingua ch’è il suono:
"oh oh..."
Sono troppe le menti che
incoraggiano solo sé stesse
e parlano di semplicità,
che esiste nei loro romanzi.
Certe canzoni accarezzano
le fronti con sacre ironie
e parlano, senza parlare,
con l’unica lingua ch’è il suono:
"oh oh..."
Inspired by the port of Torre Annunziata
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3. |
Flower bud
05:44
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Flower bud
Blossom, routinely;
blossom, without habit...
So as the violin’s trill
embellishes a melody
without touching it.
He gave (a) date to the world
and every year he respects it.
He respects it as he blossoms
on an effort, masking it by grace.
And now your pledge
is in my olfaction,
this is the difference:
perfume flies (away),
while the smell endures...
(There’s) no time for describing,
now it’s time to feel,
thanks for being on time
to fill, to soak
my earth of yourself.
As families do with (their) dresses,
fill my earth of yourself!
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4. |
Flying
05:41
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Flying
started a search to no avail
a light that shines behind the veil trying to find it
and all around us everywhere
is all that we could ever share if only we could see it
feel there's truth that's beyond me
life ever changing weaving destiny
and it feels like i'm flying above you
dream that i'm dying to find the truth
seems like your trying to bring me down
back down to earth back down to earth
layers of dust and yesterdays
shadows fading in the haze of what i couldn't say
and though i said my hands were tied
times have changed and now i find i'm free for the first time
feel so close to everything now
strange how life makes sense in time now
and it feels like i'm flying above you
dream that i'm dying to find the truth
seems like your trying to bring me down
back down to earth back down to earth
back down to earth back down to earth
back down...
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5. |
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Like and ancient black and white movie
"The futures, being free from emulation, from envy, from love and
hate, not about their own relationships, but about us, they will be the righter judges of
our things, righter than the contemporaries."
(Giacomo Leopardi)
My books are like
fragments done for an
aphorisms’ diary:
my favourite teacher.
There’s a wonderful quality of silence
in crystal scenes that now are shapes
rich of dust.
Centuries and clocks
the best Art’s judges,
and now our fragments are new shapes
waiting for dust...
waiting for dust...
Dedicated to Roberto de Simone
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6. |
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La città dagli occhi neri
E... occhi neri,
siamo qua,
quanta voglia di vivere c’è!
perché so,
perché so,
che il tuo suolo mi (in)segna...
Piazze bagnate
di suoni abbrustoliti,
primitivi e futuri.
C’è una via dove
tutto ha un sapore che sa
di un sapere più intenso.
Vecchi pastori
raccontano ninna nanne,
intagliando sé stessi
e intanto fuori
c’è gente che insegna e non sa
addolcire le menti.
Occhi policromi,
occhi sbiancati, occhi che
sono pieni di nulla
e resta muto
un copione, ma è cosa a cui
più nessuno fa caso...
Quanto conta una rima?
Quanto conta l’enfasi?
Pura e semplice movenza
ad abbelire l’anima.
Aperture libere, mensole fantastiche,
formule che saltano da un gene all’altro.
Crescere è consumarsi, tramandarsi è crescere,
crescere è sottrarre materia dall’altro.
Fiori che sbocciano, maschere di grazia su
sforzi sorridenti di colonne sature.
Il profumo muore, l’odore resta
chiuso nello scrigno di ogni famiglia.
Dedicated to Naples, the black eyed city
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7. |
Nostalgica avanguardia
05:11
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Nostalgica avanguardia
"Il nostro dovere è la passione."
(Stefano Causa)
Vecchi cartoni animati,
eran loro le fiabe dipinte a mano,
oggi clonate
dalle storie dei nostri disagi meccanici...
Si, le energie son sapori misti
e nessuno che accorto se n’è,
tutto quello che mi muove è
una nostalgica avanguardia.
La storia incide i suoi graffiti
dentro tutte queste drolerîes
che incorniciano tutti i giorni
case e uomini in questa città.
Sono due amanti muti
che raccontano fiabe di una terra bruciata;
c’è grazia d’educazione
e c’è grazia di gentilezza innata;
c’è chi mi dice:
“bisogna spietatamente esser sinceri con sé stessi.”
La storia incide i suoi graffiti
dentro tutte queste drolerîes
che incorniciano tutti i giorni
case e uomini di ogni città.
“L’arte esprime una nuova bellezza
che a sua volta suggerisce
una nuova ragione e
presume una nuova moralità”
(Roberto Longhi)
Fiabe sintetiche, disagi meccanici, incontri
che i bambini guardano senza più sentire,
come se la Storia fosse un naufragio di intenti
e noi i capitani di questa pia zattera al vento.
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8. |
The quality of silence
01:48
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The quality of silence
“C’è una deliziosa qualità di silenzio, non è vero?”
(Marcel Proust)
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9. |
Barrio Gotico
07:15
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Barrio Gotico
“La separazione di figura e parola è una mutilazione rispetto alla ricostruzione storica di una realtà in cui esse erano naturalmente fuse.”
(Serena Romano)
Due donne in una stanza,
l’una si muove, l’altra si guarda
distratta in un sorriso
(cielo coperto, carta di riso),
che prova a raccontare
la biografia con uno sguardo;
questo canto visivo
è di chi crede, è linfa d’ulivo
è linfa d’ulivo, è...
è linfa d’ulivo, è...
È la notte delle Ramblas
che racconta questa danza,
quel demonio che ho nel petto
è una statua rannicchiata,
note vive, come iodio
lo riportano giù nel mare.
Da bambino consolavo
chi si nutre dei difetti
mentre oggi mi raccontavo
che non so più consolare
le due donne in quella stanza,
le due donne in quella stanza.
Dame e madonne in pietra
ritte sui muri come fantasmi:
Antiche tribù mute,
mondo di gesti, senza parole.
Pregano assieme in chiesa
statue di legno e statue di carne,
le imitano in un chiostro
scribi di pietra ed oche sante
e... tredici sante e un Re...
e... tredici sante e Eulalia...
È la notte delle Ramblas
che solfeggia questa danza
archi(e)volti, ribassati
che improfumano un po’ tutto d’oriente
torri vive, torri more,
voti offerti al Dio del mare,
riti intrisi in ogni nodo
delle reti, nelle mani
dei momenti più affiatati
di chi vive per il mare,
di chi vive per il mare...
di chi vive per il mare...
Le due donne delle Ramblas
mi raccontano di una danza
che mi nutre come il sangue
di chi si piccona il petto:
pellicano speranzoso
su una croce dai l’esempio.
Donna mia posa lo specchio,
che c’è un sogno che ti attende,
copri la città di veli e...
sogna i monti...
sogna i monti...
Inspired by the Barrio Gotico in Barcellona
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10. |
Dal Castello di Avella
03:55
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Dal castello di Avella
"L'unico vero futuro consiste nell'imparare daccapo"
(Ferdinando Bologna)
Sono le matite del tempo
quelle che incidono,
come scalpelli e bulini, pietre e cornici.
E ora, valle, raccontami
senza parole, né icone, la tua orografia.
C’è chi nasce e cerca di ridere,
c’è che muore senza morire.
Ciò che mi ispira e protegge è il buon senso degli umili.
Libri soli, libri che restano
carte sole, pietre che parlano:
"l’unico vero futuro è imparare daccapo.”
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11. |
La gente che resta
03:22
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La gente che resta
“Noi altri depintori
abbiamo da parlare con le mani!”
(Annibale Carracci)
Stamane ho incontrato un compagno di scuola
che non aveva più un nome finora,
ha gli occhi di un padre e somiglia a un pittore
che parla di sé con le mani.
I semplici nomi alle barche di Dio,mentre
i nomi altezzosi alle chiese,
buonsenso alle danze di fanti bendati
che brindano senza pensare.
Gente che viene, gente che va,
la gente che resta è quella che dà.
L’amico mi parla il suo dialetto scuro,
madeleine da cui affiora il mio istinto più puro;
giocare col tempo va bene, ma solo se è
come fa un padre col figlio maturo.
Che “dotto” è parola diversa da “saggio”
credevo di averlo saputo,
lo scrivono i libri, lo dicono in tanti
lo sanno tutti, ma nessuno.
Gente che viene, gente che va,
la gente che resta è quella che dà...
Le menti più grandi si estinguono, ma
a soppiantarle saranno adunanze
e stormi di intelligenze “normali”
che, insieme, già sono geniali.
Gente che viene, gente che va
la gente che resta è quella che dà...
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12. |
Piscina Mirabilis
02:56
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Piscina Mirabilis
"Saper disegnare non significa disegnare bene."
(Paul Gauguin)
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13. |
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Venti di sale
“Molte volte la cultura può essere una forte inibizione
(«questa maledetta cultura!» esclamava Dubuffet).”
(Federico Zeri)
Grotte rupestri lassù
spiazzano le menti più giù,
cubi di case sono
spose del mare e del...
sale...
Venti di sale,
venti di chi...
sali vento di mare,
gioca con me...
mare, venti di mare,
venti di te,
venti di chi non risponde...
sali, vento di mare,
canta con me,
riporta Dio nelle case e
sali, vento di mare,
canta con me
nelle lampare nere,
scalda la notte e anche me.
Quante sono le menti che
incoraggiano solo sé stesse
e parlano di semplicità,
che esiste solo nei romanzi.
Certe canzoni attraversano
le mura con sacre ironie
e parlano, senza parole,
quell’unica lingua ch’è il suono:
"oh oh..."
Sono troppe le menti che
incoraggiano solo sé stesse
e parlano di semplicità,
che esiste nei loro romanzi.
Certe canzoni accarezzano
le fronti con sacre ironie
e parlano, senza parlare,
con l’unica lingua ch’è il suono:
"oh oh..."
Inspired by the port of Torre Annunziata
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14. |
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Eventi, sono regali che a volte scartiamo a malincuore
Purtroppo senza far rumore
Il silenzio non fa rumore
Un bacio vibra, uno solo fra tanti
Nessuno ha ascoltato o accudito i tormenti
Dei nostri dolori e le diversità:
Le esigenze prospettiche del nostro sentire
Il gusto forte della mia natura
E' come il calciare di un bimbo che incontra la vita
Non ho deciso di spostare i monti
Io crescerò come sono cresciuto
Il nodo ricurvo di un fusto boschivo
Resiste agli innesti marciti dal tempo
Non c'è fuoco intenso che non bruci in fretta
Questi anni passati hanno giacca e cravatta
Le mani di bronzo inverdite dal tempo
Non sentono i giorni che passano in fretta
Vedrai fotogrammi in successioni tremanti
Riflettere i nostri sorrisi incoscienti
Ma il tempo si lascia ad un bacio vanesio
Riporta le immagini avanti e all'indietro
Restiamo attoniti increduli e attenti
A reggere il peso di tutti gli eventi
Ma il tempo si lascia ad un bacio vanesio
Riporta le immagini avanti e all'indietro
Restiamo attoniti increduli e attenti
A reggere il peso di tutti gli eventi
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Corde Oblique Italy
The artistic project directed by M.tro Riccardo Prencipe, active since 2005, after 7 albums starts in change skin and
proposes "FolkGaze" sound, a cross between Folk and Shoegaze. The original pieces proposed by the ensemble speak of the history of Italian art and of a "wild and talented" South.
Since 2005 the band released seven full-lenght albums with different labels
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